martedì 24 gennaio 2012




Il mio maledetto vizio è quello di lamentarmi SEMPRE, quello del bicchiere mezzovuoto, quello delle decisioni mai prese, sempre rimandate. Il mio maledetto vizio è la stanchezza cronica, la pigrizia al di fuori dei doveri e del lavoro: pigrizia mentale e fisica. anche nel tenere questo blog. Leggo qua e là ma soprattutto leggo blog di donne che ammiro sinceramente, su tutte Linda e Simo, diverse tra loro ma accomunate da una grande vitalità, dalla voglia di andare oltre le difficoltà, la malinconia, gli scazzi. Io sempre qua a piangermi addosso, eppure quando mi capita di leggere un blog piagnino m'incazzo, sarò fatta male??
Sono alle prese come sempre col mio corpaccione col quale litigo, eppure lo so che non dovrei lamentarmi perchè a parte qualche acciacco e la menopausa che fa capolino non posso dire di stare male. E' che sto male nella mia pelle, non  mi piaccio, mi vedo goffa, impacciata e qualunque cosa raffazzoni da mettermi addosso mi fa sembrare più vecchia di quello che sono o comunque su di me non rende, non si nota o stona. In ufficio o mi sento trasparente o sento gli sguardi puntati sul mio culone, sui braccioni, le coscione, taglia 52, tanto per intenderci.
Le mie giornate iniziano lavorando e finiscono lavorando. Ieri sera mi sono chiusa in cucina a stirare, in tivù non davano niente di decente ma a un certo punto sono capitata sul 3 e c'era ivano fossati, una trasmissione di fazio tutta con lui. Era un programma troppo lento e "alto" per i miei gusti però alla fine quando ha cantato "la costruzione di un amore" e "bella che c'importa del mondo" mi ha commosso. c'era una scenografia bellissima, sembrava che cantasse in mezzo alla pioggia che cadeva e le canzoni erano stupende. Mi è tornato in mente Lui, ancora, porcaccia la miseria e oltre a chiedermi dov'era in quel momento, magari stava ascoltando anche lui, ma no, a lui della musica non è mai fregato niente, mi sono chiesta come sarebbe la mia vita se avessi ancora lui (ochei, impossibile) o se avessi qualcuno che mi ama o almeno mi vuole bene e vede ancora in me una donna e non solo un'impiegata, una colf, una tuttofare, una cuoca, una lavastira. Mi vorrei più bene anch'io forse. Chissà dove mi sono persa, quando. Chissà se ce la farò a ritrovarmi.